Perché iniziare a praticare YOGA
Sono ormai ben noti gli innumerevoli benefici a livello psico-fisico che può portare la pratica Yoga nella vita di una persona. Ma, oltre questi, entrare nel mondo Yoga significa anche entrare nella consapevolezza che un gesto, un movimento, una postura, racchiudono in sé la nostra memoria, ogni singolo momento della nostra storia personale.
Ogni incontro, ogni azione, fatta o non fatta, ogni idea, espressa o non espressa, plasmano il nostro corpo istante dopo istante come fosse creta, imprimendo in noi una gestualità, un modo di muoverci nel mondo.
Il corpo tuttavia non è solo l’inconsapevole e passiva statua modellata dagli eventi della vita, il corpo è anche lo strumento attivo attraverso il quale possiamo in modo attento e paziente riprendere contatto con la nostra reale forma e PRESENZA in esso.
Esercitando infatti opportune qualità è possibile scendere, respiro dopo respiro, nella profondità di noi stessi, per scoprirci attori protagonisti attraverso un Sentire molto spesso schiacciato dal frastuono di parole e idee, spesso nemmeno nostre.
Il lavoro consapevole attraverso il corpo con posture, respiro, focalizzazione della mente e ascolto sensibile, permette quindi non solo di MODELLARE il corpo rendendolo più aperto e flessibile, ma anche, e soprattutto, di modellare la mente aprendo nuove strade di comprensione che portano a una nuova VISIONE di noi stessi e, di conseguenza, della vita.

Classi YOGA CLASSICO
Gruppo al massimo 6 allievi - lezione di prova da concordare- LUNEDÌ
- 13:30/14:30
- 14:40/15:40
- 17:50/18:50
- 19:00/20:00
- MERCOLEDÌ
- 9:00/10:00
- 13:30/14:30
- 14:40/15:40
- 19:00/20:00
YOGA individuale
Quando e perché scegliere la pratica individuale?Oltre alla classica lezione Yoga individuale offro anche una possibilità di lavoro diverso.
La mia esperienza come kinesiologa infatti influenza fortemente il mio insegnamento yoga, soprattutto per quello che riguarda l’osservazione e lo studio del movimento del corpo.
Quando una persona si reca nel mio studio, l’approccio che stabilisco tiene inevitabilmente conto sia delle mie conoscenze in ambito kinesiologico sia in ambito yoga e spesso è difficile stabilire un confine tra questi due mondi.
Alla fine quindi ho pensato di lasciare che i due mondi si “contaminassero” reciprocamente strutturando una sorta di “percorso misto” che ho chiamato KYME.