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Riflessologia

Riflessologia

Le tecniche riflesse si basano sul concetto per cui “è possibile attraverso l’esterno stimolare l’interno” (Head e MacKenzie). I metodi di pressione dei punti distali erano già noti circa 5000 anni fa in Cina ed in India ma lo studio delle riflessoterapie zonali moderne
è arrivato a noi soprattutto grazie al medico americano W. Fitzgerald, ritenuto appunto il padre della riflessologia zonale.

Durata: 1 ora

Orari: Su appuntamento

Questo metodo semplice ma altamente efficace consente sia l’analisi sia il trattamento della persona. Si basa sul concetto di loggia energetica presente nella Medicina Tradizionale Cinese ed agisce in modo causalistico sul problema, andando a creare un riequilibrio generale in grado di agire anche in modo preventivo grazie alla intensa azione di drenaggio tossinico. Particolarmente indicato per tutte le problematiche di tipo viscerale (gastrite, colite, difficoltà digestive o di transito intestinale, etc..) o dovute a sovraccarico tossinico o muscolo-tensivo (emicrania, cefalea, cervicalgia, lombalgia, etc..). La sinergia poi con le altre tecniche usate nel trattamento permette un’azione veloce, profonda e duratura.

Questa tecnica nasce nel 1929 grazie ad un’intuizione di Elizabeth Dicke. Si esercitano, sulla schiena e sul dorso, pressioni e trazioni con l’aiuto dei polpastrelli, aumentando pian piano l’intensità. In tal modo si vanno a liberare le fasce connettive ripristinando un corretto scorrimento dei liquidi corporei (sangue e linfa) che, nutrendo muscoli e articolazioni, permettono di ottenere un effetto antalgico (diminuzione del dolore) insieme ad un drenaggio delle tossine (generate dai processi infiammatori).
La sinergia inoltre con la Riflessologia plantare agevola la eliminazione delle tossine e la stimolazione profonda a livello di organi e visceri, già sollecitati dalla tecnica connettivale per via metamerica riflessa.

Tecnica messa a punto alla fine degli anni ’80 da Nhuan Le Quang come evoluzione della Facial Reflexology inventata dal professor Bui Quoc Chau.
Attraverso la stimolazione in sequenza di determinati punti sul viso, facilmente identificabili da una mappatura delle zone riflesse e delle corrispondenze con organi e visceri, è possibile sollecitare nell’individuo la capacità di auto-guarigione e di mantenimento di una condizione di benessere.
Questa tecnica, grazie alla sua semplicità di esecuzione, risulta particolarmente indicata per gli auto-trattamenti.

Nasce dall’intuizione del medico francese Nogier, padre della moderna auricoloterapia, ed attraverso le conoscenze della Medicina Tradizionale Cinese costituisce un valido supporto al trattamento kinesiologico e di riflessologia plantare.
Attraverso l’applicazione di semplici cerottini contenenti sferette d’acciaio si va a stimolare in modo continuativo i punti riflessi necessari al trattamento. Il test iniziale avviene sempre attraverso il test muscolare kinesiologico mentre si toccano i punti riflessi dell’orecchio con una punta metallica.